Il FUDCon č uno degli eventi pił importanti di ogni singola area del mondo e si svolge una volta l'anno. Per l'area Euro, nominata EMEA, la 'Fedora Users and Developers Conference' si č svolta a Parigi dal 13 al 15 ottobre 2012. Durante le giornate del FUDCon si alternano presentazioni su argomenti specifici da parte di contributors o sviluppatori con workshops o hackfests, in cui si lavora su iniziative e progetti particolari. La partecipazione č sempre aperta a tutti. Due filoni che quest'anno hanno contraddistinto il FUDCon sono stati l'architettura ARM e Openshift, piattaforma di cloud computing offerta da RedHat. Ma un passo alla volta, di seguito vi racconto la mia esperienza personale. Prima volta a un evento Fedora di un certo tipo, prima volta che incontro gli amici del Fedoraproject che fino a quel momento conoscevo soltanto in modo virtuale e attraverso i loro nick e purtroppo sono anche l'unico che dall'Italia ha deciso di partecipare al 'FUDCon Paris 2012'. Partito a notte fonda arrivo a Parigi alle 8:00 di mattino, tempo di raggiungere il centro passando per l'Arc de Triomphe riesco a trovare facilmente l'Eurosites George V Business Center, la location della prima giornata, che contemporaneamente ospita anche l'Open Forum, al quale partecipa tutto il mondo Open Source. Mi registro e comincio con la famosa operazione nick -> faccia -> nome reale e dopo un po', scoraggiato dai pessimi risultati mi accomodo nella Conference Hall, in cui la Leader del Progetto Fedora, Robyn Bergeron, sta aprendo il FUDCon facendo una lunga introduzione su Fedora ai presenti in aula. Visto che la prima tattica non ha funzionato decido di andare all'attacco e mi presento a ogni essere umano che porta al collo il laccio di Fedora, stavolta le cose vanno meglio e in pochi minuti mi trovo a chiacchierare con Pierre-Yves Chibon (pingou) e Kčvin Raymond (shaiton). Piano piano conosco anche tutti gli altri e sono davvero onorato di potermi confrontare con personaggi come Tom Callaway (spot), Christoph Wickert (cwickert), Jiri Eischmann (sesivany) o Remi Collet (remi), non solo su argomenti inerenti alla nostra distribuzione preferita, ma anche su temi di tutt'altro tipo. Dopo un pranzo 'al sacco' cominciano i talk su varie tematiche, e ognuno dei circa 80 partecipanti prende posto in quelli che ritiene personalmente pił interessanti. Io decido di ascoltare subito Marek Jelen sull'argomento Openshift, e non sapendo quasi nulla sul progetto sono stato ripagato, davvero un talk interessante in cui ci siamo scambiati anche le immagini ISO di Openshift, basato su Fedora 16. Si susseguono altri talk, come quello di Christoph Wickert sul concetto di Leader in una struttura che non ha una gerarchia ben definita oppure quello sull'Infrastruttura da parte di Pierre-Yves Chibon. Travolto da tutte queste informazioni decido di darmi il colpo finale, inserendomi anche nella sessione pratica di Remi Collet sul packaging, e lui, essendo un guru nel mondo della pacchettizzazione, ha saputo trasmettere un bel po' della sua lunga esperienza. Il pomeriggio volgeva al termine e siccome l'amico Kčvin Raymond si era offerto di ospitarmi a casa sua per la notte, mi metto d'accordo per la serata, in cui comunque ci saremmo rivisto tutti. Essendo lui l'organizzatore dell'evento aveva anche altri compiti prima di cena, per cui mi sono aggregato a Fabian Affolter (fabian_a) e Gerold Kassube (geroldka), due ragazzi che come me avevano gią un certo languorino... Ovviamente ci perdiamo in mezzo a Parigi e solo dopo un bel piatto di pasta e grazie al segnale GPS sul mio telefonino ritroviamo la strada per il FUDPub, in cui rivediamo tutti i partecipanti per la 'vera' cena, French Pizza e tanta tanta birra :) Sono a tavola con la squadra ungherese e devo dire che non si finisce mai di conoscere gente nuova, Zoltan Hoppar (zoltanh7211) č davvero simpatico e anche i 'vicini' di tavolo Peter Robinson e Dennis Gilmore non sono da meno. A notte inoltrata prendo il treno con Kčvin e ci dirigiamo verso casa sua, dove esausti crolliamo nel sonno. Per dormire abbiamo solo poche ore, perchč la seconda giornata ci attende e si svolge nella Citč des Sciences, un complesso enorme in cui si svolgono anche molte attivitą educative per le famiglie con bambini. E' la giornata dei barcamp e ce ne sono davvero tanti, impossibile vederli tutti. Nella mattinata ascolto Tom Callaway che ci presenta l'esperienza utente da un punta di vista Desktop, veramente interessante e con alcuni spunti su cui si č discusso molto, per esempio il futuro dell'attuale interfaccia grafica. Sono curioso a cosa portano le sue riflessioni e se ci saranno delle prese di posizione da parte del Fedoraproject. Naturalmente non potevo mancare al barcamp su 'websites' tenuto da Kčvin, in cui ha presentato quella che sarą probabilmente la futura struttura delle pagine web, e che semplificherebbe di molto la gestione delle singole pagine. Infine, per concludere la mattinata, torno anche dall'Infrastruttura, in cui Pierre-Yves parla di Cloud Computing legato all'Infrastruttura, un altro progetto che faciliterebbe molte cose anche ai ragazzi della QA (quality assurance) per testare le varie release in ambienti diversi o per personalizzare macchine virtuali. Dopo un buffet abbondante e lo scambio di gadget Fedora la giornata procede per me con il DE Xfce da parte di Cristoph e un barcamp pił difficile da seguire, il kernel visto da da josh Boyer, in cui spiega in modo semplice la struttura del 'cuore' del sistema e come svilupparlo. Infine Fabian ci invita per un barcamp molto intenso sul gruppo Ambassador, in cui vengono nominati nuovi mentor per la zona EMEA e si discute sulla possibilitą di definire 'inattivi' gli Ambassador che attualmente non sono pił presenti o reperibili. Una discussione davvero costruttiva e interessante, in cui emergono anche molte richieste per rendere i processi pił snelli ed efficaci. Con la seconda giornata per me il FUDCon termina e faccio ritorno a casa, ma non senza promettermi di esserci anche nel 2013.